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Il CBD o cannabidiolo: un fitocannabinoide dalle mille applicazioni

Il Cannabidiolo, meglio conosciuto con acronimo CBD, è uno dei principali composti chimici organici appartenente alla famiglia dei fitocannabinoidi presenti nelle piante e nelle infiorescenze di cannabis. A differenza del più conosciuto tetroidrocannabinolo o THC, il CBD non provoca effetti psicoattivi, il che significa che non produce l'effetto psicoalterante tipico della marijuana. Negli ultimi anni, il cannabidiolo ha catturato l'attenzione del mondo scientifico e del pubblico generale grazie ai suoi potenziali effetti terapeutici.

Composizione chimica del CBD

Il cannabidiolo (CBD) è un fitocannabinoide caratterizzato da una struttura chimica che comprende 21 atomi di carbonio, 30 di idrogeno e 2 di ossigeno.
La struttura chimica del CBD non ha un effetto psicoattivo perché non si lega direttamente ai recettori CB1 del cervello. Il CBD agisce principalmente modulando l'attività di altri recettori e altri canali ionici, che contribuiscono agli effetti terapeutici riportati.

I principali effetti terapeutici del CBD

La ricerca ha suggerito che il CBD può offrire una serie di benefici per la salute, alcuni dei quali includono:

  •  Proprietà antinfiammatorie: il CBD può aiutare a ridurre l'infiammazione, rendendolo utile per condizioni come l'artrite e altre malattie infiammatorie croniche.
  •  Effetti ansiolitici e antidepressivi: il CBD è noto per il suo potenziale nel ridurre l'ansia e migliorare l'umore, risultando promettente nel trattamento di disturbi d'ansia e depressione.
  • Proprietà anticonvulsionanti: il CBD ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la frequenza e la gravità delle crisi epilettiche, soprattutto in forme di epilessia resistenti ai trattamenti tradizionali, come la sindrome di Dravet.
  • Neuroprotettivo: Studi suggeriscono che il CBD possa avere effetti protettivi sul cervello, potenzialmente utili nel trattamento di malattie neurodegenerative come l'Alzhaimer e il Parkinson.
  • Antipsicotico naturale: Il CBD può contrastare alcuni effetti psicoattivi del THC e potrebbe essere utile nel trattamento di disturbi psicotici come la schizofrenia.

Come funziona il CBD? Il meccanismo di azione

Il CBD agisce principalmente interagendo con il sistema endocannabinoide, un complesso sistema di regolazione presente nel nostro corpo che aiuta a mantenere l'equilibrio (omeostasi) in vari processi fisiologici, come il dolore, l'umore, l'infiammazione e la memoria.
Il CBD non si lega direttamente ai recettori cannabinoidi CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide come fa il THC. Invece, modula l'attività di questi recettori e influenza altre vie molecolari, come i recettori della serotonina (implicati nel controllo dell'umore e dell'ansia) e i canali ionici TRPV1 (coinvolti nella percezione del dolore e della temperatura).

Dove troviamo il CBD? I principali prodotti disponibili

Il cannabidiolo è disponibile in diverse forme, ognuna con modalità di utilizzo e bio-disponibilità differenti:

  • Oli e tinture: Gli oli di CBD sono tra i prodotti più popolari. Vengono assunti sublingualmente (sotto la lingua) e sono assorbiti rapidamente nel flusso sanguigno.
  • Capsule e compresse: Questi prodotti offrono una dose precisa di CBD e sono facili da assumere come parte della routine quotidiana.
  • Prodotti topici: Creme, lozioni, e pomate infuse con CBD possono essere applicate direttamente sulla pelle, utili per trattare dolori muscolari e articolari o condizioni cutanee come l'eczema.
  • Edibili e bevande: Dai cioccolatini alle bevande energetiche, il CBD è spesso infuso in alimenti e bevande per una somministrazione discreta e gustosa.
  • Vape e E-liquid: il CBD può essere inalato attraverso dispositivi di vaporizzazione, offrendo un effetto rapido grazie all'assorbimento polmonare.
Il cannabidiolo rappresenta una frontiera promettente nella medicina naturale, con un potenziale terapeutico ampio e variegato. Tuttavia è fondamentale ricordare che, sebbene i risultati siano promettenti, il CBD non è una panacea e dovrebbe essere utilizzato con cautela, preferibilmente sotto la supervisione di un medico, soprattutto in presenza di patologie preesistenti o se assunto in concomitanza con altri farmaci.

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